Una gita in barca all’isola deserta di Koufonisi, Creta
Con 36 spiagge e un deserto tutto da esplorare, l’isola di Koufonisi offre una possibilità di fuga nella sabbia per gli escursionisti che visitano Creta.
Con 36 spiagge e un deserto tutto da esplorare, l’isola di Koufonisi offre una possibilità di fuga nella sabbia per gli escursionisti che visitano Creta.
Ci vogliono solo 10 miglia nautiche per raggiungere l’Africa da Creta. Almeno così ti senti quando viaggi a Koufonisi, al largo della costa orientale di Lasithi, nel Mar Libico.
La piccola isola offre un’esperienza completamente diversa rispetto alla montuosa Creta. Qui il paesaggio si muta in una distesa di calcare (il suo antico nome, Lekfi, significa bianco) e non meno di 36 spiagge, la maggior parte dalla sabbia bianca o dorata fine. La parte più interna ricorda un deserto africano, con alberi di tamerici e arbusti e cespugli rari o indigeni, che nascondono piccole lucertole e altri animali amanti del calore.
Sebbene ora sia disabitata, Koufonisi rivestiva un valore speciale per gli antichi Greci e le sue acque - ricche di spugne e conchiglie marine – attiravano numerose civiltà come quelle minoica e bizantina.
Infatti, tutta l’isola è cosparsa di rovine ellenistiche e romane, alcune ancora in fase di scavo. Inoltre, sei libero di esplorare un paesaggio che è stato scolpito nel tempo dagli elementi naturali. Muoviti però con attenzione. L’intera isola ha ottenuto lo status di Natura 2000 protetta.
DON'T MISS
Le spiagge
Con 36 spiagge tra cui scegliere e tutta quella sabbia bianca e dorata, l’unico pericolo è quello di non sapere da dove cominciare. Quindi ecco un possibile breve giro dell’isola: Pigadi, sulla costa settentrionale, è la più vicina, quella in cui probabilmente verrai lasciato. Dirigendosi verso est, c’è la bellissima Anemertia, che è sabbiosa da un lato e rocciosa dall’altro (gli scavi nelle vicinanze hanno portato alla luce un teatro). Dirigendoti a sud-est, puoi raggiungere la generosa baia sabbiosa di Hiliaderfia e Prosfora, la spiaggia più lunga dell’isola. E, infine, c’è Asprougas appartata e intatta.
La chiesa di Agios Nikolaos
Vicino alla spiaggia di Pigadi, troverai la piccola cappella di Agios Nikolaos, patrono dei marinai, e un pozzo da cui la spiaggia prende il nome. Troverai anche un percorso che conduce nell’entroterra.
Il deserto di Elias
Durante le tue esplorazioni dell’entroterra, ti dimenticherai completamente di essere in Grecia (forse solo le dune di sabbia di Ammotine, a Limnos, sono comparabili a questo paesaggio). Il nome (Elias) deriva da un ulivo secolare, che è l’unico albero nel deserto e uno degli unici quattro ulivi dell’isola.
Il Faro
Alla fine del percorso si trova un faro in rovina, accanto ai resti di un tempio di epoca ellenistica. Il faro fu costruito negli anni ‘20, in parte con i resti del tempio che un tempo era alto 2,5 metri.